Il pallone di pezza: rivivono a Roma i tragici eventi di Buccino del '43

14.10.2013 17:02

 

Il pallone di pezza: rivivono a Roma i tragici eventi di Buccino del ’43

 

Il 19 e 20 ottobre 2013, all'UTS-UPTer Teatro Studio di via Portuense, andrà a scena per la prima volta nella Capitale un evento rimasto per decenni confinato nella memoria familiare della località del salernitano e in quell’enorme archivio di ricordi che è la Seconda Guerra mondiale

 

In scena la storia, il ricordo, laIl pallone di pezza spensieratezza, il gioco, lo stupore, il fuoco, le lacrime, il bombardamento, i morti. Buccino 16 settembre 1943.

Assoteatro Produzioni porta all’UTS-UPTer Teatro Studio (https://utsupter.webnode.it) di Roma (19 e 20 ottobre) lo spettacolo Il pallone di pezza (Accadde a Buccino il 16 settembre 1943), per la regia di Vito Cesaro.

Buccino è una città in provincia di Salerno, vittima di un attacco aereo nel quale persero la vita quaranta persone tra cui quattordici bambini che giocavano in piazza.

Quattordici anime che correvano dietro ad un pallone, di pezza, con la spensieratezza che contraddistingue i bambini. Su piazza San Vito un aereo, un rombo, probabilmente quattordici nasi all’insù che guardano verso il cielo. Un attimo e arriva il fuoco e tutti giù per terra, morti. Uccisi.

A settanta anni da quel tragico evento arriva per la prima volta a Roma, dopo la prima di rigore riservata agli abitanti di Buccino, lo spettacolo teatrale scritto da Claudio Lardo insieme ad Enzo Landolfi e con la collaborazione di Giampiero Moncada e di Josè Elia.

Il tragico avvenimento era rimasto per anni sopito nelle menti dei più anziani fino al 2004 quando da uno studio meticoloso fatto da Enzo Landolfi nasce il libro “Vite in gioco”, dove lo scrittore racconta quella partita di pallone mai conclusasi, ricostruendo l’evento attraverso le testimonianze raccolte, ‘ricomponendo la trama ed il contesto storico effettivo e materiale’.

“E’ il 16 settembre del 1943 – si legge sul comunicato dell’evento -. Gli uomini sono al fronte, anziani donne e bambini sono a casa, in un luogo che sembra protetto dalle montagne che lo circondano e dalla pianura che lo separa dalle rotte del conflitto. Come ogni giorno, nella piazza del paese, i più piccoli si danno appuntamento per un rito che appartiene alla normalità della vita quotidiana: la partita di pallone. Si gioca con un pallone di pezza, con scarpe che non sono quelle dei calciatori, sul fondo di pietra della piazza che non è propriamente un manto erboso, ma è come se lo fosse. Nell’immaginazione dei ragazzi, i padri sono sugli spalti a guardarli anche se non ci sono spalti e i padri sono in guerra. Un aereo sorvola il paese. Non è la prima volta che accade. A pilotarlo è un tedesco, un italiano, un inglese, un americano? Nel rimescolamento di alleanze seguito all’armistizio non si sa chi è nemico e chi è amico, ma i bambini sono abituati a salutare ogni aereo che passa, non conoscono le insegne militari e nemmeno si pongono il problema di chi ci sia a bordo. La partita, appena iniziata, si interromperà di colpo, con un risultato che non premierà nessuna delle due formazioni, sette contro sette. Non c’è un vincitore, non c’è uno sconfitto. Non è neppure pareggio. Perderanno tutte e due le squadre”.

Sicuramente uno spettacolo di grosso impatto emotivo. Ne consigliamo caldamente la visione.

 

Il pallone di pezza (Accadde a Buccino il 16 settembre 1943)

19 ottobre 2013, ore 21
20 ottobre 2013, ore 18

UTS-UPTer Teatro Studio, via Portuense 102, Roma
Info: https://utsupter.webnode.it